Music X Marketing presenta: gli 8 Comandamenti dell'Artista

Ciao e benvenuto in questa guida pratica di MusicX… Ma soprattutto benvenuto a casa.

 

Questo articolo potrebbe davvero essere la svolta per te.

 

Per chi è questa guida?

 

Abbiamo studiato e scritto questa guida per tutti gli artisti che:

  • Hanno deciso che non vogliono più accontentarsi delle briciole del mondo della musica, ma trasformare la propria passione in un’attività lavorativa ricca di soddisfazione (anche economiche)
  • Hanno capito che, negli ultimi anni, l’industria discografica è totalmente cambiata… e che oggi c’è bisogno di una nuova mentalità e di un nuovo modo di agire per ottenere risultati veri
  • Vogliono spiccare il volo per farsi conoscere e diffondere il proprio messaggio a tutto il mondo

 

Con MusicX abbiamo una mission molto chiara e molto importante: 

far sì che tantissimi artisti riescano a trasformare la propria passione nel proprio lavoro. Coronando finalmente il sogno di vivere di musica.

 

Seconda la nostra visione, che ci ha portati a creare Music X Marketing, ci sono 8 basi importanti per emergere e farsi notare nel mondo della musica: non è un azzardo chiamarli…

 

Gli 8 Comandamenti dell’Artista

 

Se leggerai con grande attenzione quello che ti diremo d’ora in avanti, mettendo da parte il giudizio e i preconcetti che ti hanno accompagnato finora, capirai il motivo per cui la tua musica fa fatica a decollare e scoprirai le strategie migliori per promuoverti d’ora in poi.

 

Sei pronto?

 

Allaccia le cinture, partiamo col primo comandamento.

Primo Comandamento: per avere successo nel mondo della musica, conta di più il marketing che la musica stessa

 

Alt, alt, alt. So che ti sembra un’assurdità.

 

So che, giustamente, stai pensando che il tuo valore dovrebbe basarsi solo e soltanto sui tuoi brani, sulla tua composizione, sul tuo estro e sul tuo talento.

 

Prima di creare fraintendimenti, diamo delle definizioni chiare.

 

Cosa significa avere successo nel mondo della musica?

 

Le unità di misura del successo per un artista sono 4:

  1. Le presenze ai live
  2. Gli ascolti su Spotify e sulle piattaforme di streaming
  3. I fan reali sui social
  4. I soldi che guadagni grazie alla tua musica

 

Prendiamo un esempio eclatante. Attenzione: non perché devi avere lui come modello… Ma è un caso studio utile per farti capire quello che oggi fa veramente la differenza.

 

È l’esempio di uno degli artisti più chiacchierati degli ultimi anni, ma che rientra perfettamente nelle 4 unità di misura che abbiamo appena visto.

 

Parliamo di Fabio Rovazzi.

Vero, non è un cantante di talento. Non è un artista estroso. Non è un artista che ti fa venire i brividi quando canta.

 

Molti cantanti ce l’hanno con lui e lo detraggono perché ha fatto successo con una musica stra-commerciale e senza un significato profondo.

 

Ma sei d’accordo sul fatto che ha avuto un impatto su milioni di persone? Qui i numeri non mentono.

 

Che cos’ha permesso a Rovazzi di diventare quello che è diventato? 

 

Un piano di marketing per promuoversi. 

 

Strategico e studiato a tavolino. Raccontando delle storie attraverso le sue canzoni e vendendo molto bene il suo progetto musicale.

 

Quindi, per quanto riguarda il lato del promuoversi e far conoscere la propria musica: se tu hai un talento musicale superiore a quello di Rovazzi, sei d’accordo che, applicando alcune delle strategie e dei principi di marketing che ha applicato lui, puoi ottenere degli ottimi risultati?

 

Magari non arriverai a fare soldi a vagante ed avere milioni di fan e milioni su ascolti su Spotify… Ma qualche soddisfazione (anche economica) in più rispetto ad adesso te la togli, sei d’accordo?

 

La cosa importante, se vuoi far diventare la musica un’attività lavorativa e se il tuo obiettivo è far arrivare il tuo messaggio e il tuo talento a più persone possibili, il marketing è fondamentale.

 

Ma non solo il marketing: devi vivere la tua musica come un business… Perché è effettivamente il tuo business, nell’industria della musica.

 

Avere un piano di marketing ben strutturato e studiato nel dettaglio, ti consentirà di arrivare al tuo vero obiettivo. Che è racchiuso nel secondo comandamento.

 

Let’s go!

Secondo Comandamento: il tuo lavoro principale è creare dei fan

La maggior parte degli artisti è fermamente convinta che serva la “canzone giusta” per sfondare.

 

Senza pensare a quello che davvero interessa a chi fa parte dell’industria discografica…

 

Tutto gira intorno ai fan. 

 

Sono i fan che vengono al concerto o al tuo live nei locali, che ascoltano i brani su Spotify, che comprano la tua maglietta o il tuo gadget. 

 

Quindi, qual è il vero giro dei soldi nel mondo della musica? 

 

Tutto ruota attorno alle piattaforme di streaming e ai Social Network. 

 

Loro sono dei media, esattamente come la TV o il giornale. Sui social e su Spotify c’è la vera massa di gente. Per questo motivo, ci sono delle aziende che sono disposte a pagare per pubblicizzarsi ed apparire davanti a questa massa di persone.

 

Ma se non crei dei fan, nessuno andrà sui social o su Spotify ad ascoltare il tuo pezzo. 

 

E, altra cosa molto importante: se diventa famoso il tuo brano, ma non tu, è un problema!

Qual è la differenza tra una meteora e un artista di successo? Già, la capacità di creare fan.

 

Creare fan ti rende immortale.

 

Una volta che hai dei fan affezionati, hai persone che:

 

  • Ti ascolteranno a prescindere dalle mode e dai trend del momento 
  • Condivideranno le tue canzoni sui social e parleranno di te con gli amici 
  • Compreranno il tuo CD non per ascoltarlo (perché la musica la si  ascolta  comunque su Spotify) ma per il legame che sentono con te 
  • Saranno sempre presenti ai tuoi live e ai tuoi concerti 
  • Acquisteranno almeno un pezzo di merchandising se aprirai il tuo e-commerce
  • Si iscriveranno ad un tuo abbonamento annuale o al tuo nuovo club esclusivo

 

Ah, cosa molto importante: per creare dei fan, non devi adattarti alla moda del momento. 

 

Non è che se adesso va di moda il trap, tu devi fare trap. I fan sono specifici per il tuo genere, per il tuo stile, per il tuo modo di comunicare, a prescindere dalla moda del momento.

Non adattarti e non cercare di seguire la moda del momento: non è con la moda del momento che crei fan.

Terzo Comandamento: il successo non deriva dalle raccomandazioni

E qui sfatiamo il falso mito più ricorrente.

 

Aggiungiamo un’altra cosa, che farà storcere il naso a chi non ha voglia di fare un passo avanti per capire come stanno realmente le cose: 

 

la musica è uno dei settori più meritocratici che esista

 

E ti spieghiamo anche il perché.

Se hai seguito il nostro ragionamento, hai capito che il successo musicale si misura in base a quanti fan hai.

Tu puoi essere raccomandato quanto vuoi, puoi avere gli agganci anche col Papa… 

 

Ma non puoi pagare i fan per essere tuoi fan.

 

Questo è l’esatto motivo per cui il tuo successo non è questione di raccomandazione.

Anche perché, di base, la raccomandazione non è qualcosa di sempre negativo.

 

Andiamo più a fondo.

 

Che cos’è una raccomandazione? 

Raccomandare significa suggerire una persona con competenze o talento ad un’altra persona. 

 

Esempio pratico: sei davanti ad una birra con un tuo amico e, parlando del più e del meno, scopri che ha bisogno di un nuovo logo per un suo progetto. Tu hai da anni il tuo grafico di fiducia, che ritieni una persona per bene e un bravissimo professionista. Così, parli bene di quel grafico al tuo amico, suggerendogli di affidarsi proprio a lui per il logo.

 

Ecco, tecnicamente lo stai raccomandando. 

Ma nessuno, da fuori, darebbe del raccomandato al tuo grafico! 

Fa parte del gioco: se lui è bravo nel suo lavoro, è del tutto normale che ci siano persone che ne parlano bene e lo suggeriscono. 

 

Segui il mio ragionamento?

 

La cosa pazzesca è che, nel mondo della musica, la stessa cosa viene vista di cattivo occhio.

 

Se c’è qualcuno che parla bene di te e magari suggerisce di farti suonare all’amico che ha un locale… Tu sei un fottuto raccomandato e sei un brutta persona.

Non è assurdo?

 

Altro esempio pratico: ti esibisci live in un locale e ti diverti tutta sera a cantare le tue canzoni, da solo o, se sei un gruppo, con la tua band. Hai avuto la possibilità di esibirti perché, qualche settimana prima, hai conosciuto il titolare e hai stretto un legame bello e sincero.

 

Là fuori, la gente cosa dice?

“Eh grazie, conosceva il titolare, ovvio che ha suonato! Io invece non ho gli agganci e non sono raccomandato… Quindi non mi calcola nessuno. Sono tutti brutti e cattivi!”

 

Il problema alla base è che spesso confondiamo la raccomandazione con il networking.

 

Di raccomandazione abbiamo parlato finora. Definiamo networking:

 

creare dei legami e delle relazioni, senza un secondo fine e senza un cercare beneficio diretto, dando prima di ricevere.

 

La cosa assurda è proprio che tantissimi artisti confondono il networking con la raccomandazione (soprattutto la raccomandazione negativa).

 

Per darti anche una testimonianza di tutto questo, ti faccio una domanda molto precisa…

 

Quanti figli di musicisti o cantanti famosi hanno fatto successo e hanno creato fan?

 

Questa è la dimostrazione che la raccomandazione che arriva fino a un certo punto.

Poi, non abbiamo la presunzione di dire che la raccomandazione non esista e che non ci sia gente che partecipa ai festival solo grazie agli “agganci”… Ma sono meteore.

 

Noi siamo qui per costruire qualcosa di stabile, di duraturo, di grande. Per metterti nella condizione di creare dei veri fan e avere un impatto positivo su migliaia (se non milioni) di persone.

 

Se vuoi costruire qualcosa nel lungo termine, che non muoia appena passa la moda del momento, non ti basta essere raccomandato.

Quarto Comandamento: i soldi nella musica non sono finiti, si sono spostati

Non è più come una volta

Sono finiti i soldi nella musica

Non è più come ai tempi di Liga e di Vasco

Nessuno vuole più comprare gli album

 

Frasi già sentite più e più volte, non è vero? Magari anche tu stesso ne sei convinto.

 

Lascia che ti dica una cosa per mettere subito in chiaro che…

 

Ciò che è successo è che, nella musica, i soldi si sono spostati. Non sono finiti. Ci sono una montagna di soldi nella musica.

 

Una volta guadagnavi “vendendo musica”, oggi guadagni costruendo un progetto di marketing intorno al tuo personaggio musicale.

 

E qui sbattiamo a 300 all’ora contro il primo problema:

Tutte le persone che dicono che dalla musica non si guadagna, non vivono la musica come un’attività lavorativa.

 

Questa è un follia!

 

Tu vuoi guadagnare e monetizzare la tua musica, ma non vivi la tua musica come un’attività da cui guadagnare. È un controsenso incredibile.

 

Il primo Game Changer è iniziare a vivere la tua musica come un business e capire esattamente come creare dei fan.

 

Ok, questo era il primo problema.

 

Secondo problema: mediamente un artista si immagina che “guadagnare con la musica” sia diventare gli Iron Maiden, Fedez o David Guetta.

 

Wait a minute.

 

Tra “Non guadagnare mezzo centesimo” e “Essere miliardari” c’è un’autostrada di mezzo, sei d’accordo?

 

Prova solo ad immaginare di farti sempre pagare dai locali per esibirti (tu o la tua band). E di riuscire a farlo in maniera continuativa, tutte le settimane.

 

Stimiamo 200 euro ad esibizione. Grazie a Music X imparerai a farne anche solo due a settimana. E ti insegneremo nel dettaglio in che modo contattare i locali e, soprattutto, come non essere più percepito come l’ennesimo cantante scannato).

 

2 live a settimana sono in totale 8 al mese: 1.600€ mensili.

1.600€ al mese con due sere di lavoro.

 

Che poi, attenzione, il lavoro ovviamente non è solo quello delle due sere in cui ti esibisci. C’è tutto il resto (lo puntualizziamo per non essere fraintesi).

 

Ma tra fare ZERO EURO (anzi, andarci in perdita) e fare 1.600€ al mese, sei d’accordo che la musica inizia ad essere diversa? In tutti in sensi.

 

Quando poi diventi un artista minimamente affermato (e anche qui, non stiamo parlando di diventare Eros Ramazzotti) puoi fare due cose:

 

  1. Contattare nuovi locali in cui esibirti, mostrando uno storico e le testimonianze dei titolari dei locali in cui hai già fatto dei live
  2. Alzare i prezzi. Anche solo di 50€, una volta che sei un po’ più consolidato (e che inizia ad esserci qualche fan in più al tuo live) te lo puoi permettere senza fare un torto a nessuno. Con solo 50€ in più, sei a 2.000€ al mese. Rispetto ai 1600€ di prima, hai 400€ in più che, magari, potresti investire in attrezzatura o in campagne di promozione sui social

 

Mi segui fino a qui?

Alla grande. Possiamo procedere con il terzo problema: 

 

Eh però io non ho molto tempo, perché devo andare a lavorare”.

Questa è una bella gatta da pelare. Qui c’è da capire che, se hai davvero l’ambizione di fare della tua musica il tuo lavoro, devi avere il coraggio di fare una scelta.

 

Il coraggio di mettere in conto 4 o 5 mesi in cui non prendi lo stipendio. 4 o 5 mesi in cui elimini tutte le distrazioni e ti metti focalizzato nel creare un progetto musicale…

 

E nella Community ti spieghiamo tutti i passi per farlo.

 

Quarto problema: un artista non ragiona mai sulle azioni che portano guadagno. Il focus è solo e soltanto sul produrre musica, aggiustare i pezzi, sistemare gli audio… Tutte attività tecniche.

 

Ci mancherebbe, sono di vitale importanza (senza quelle non esisterebbe la musica). Ma non sono l’unica cosa da fare.

 

Paradossalmente, l’azione che all’inizio ti porta un guadagno concreto e immediato è proprio contattare i titolari dei locali, dei ristoranti e gli organizzatori di eventi.

 

Ma attenzione, devi imparare a farlo in modo strategico, professionale e anche commerciale.

 

Devi metterti nella condizione di saperti vendere e di dare una percezione alta alla persone a cui ti proponi.

Ed è esattamente quello di cui parliamo nella Community e sui canali di Music X.

 

Quindi, don’t worry!

Non sarai solo e avrai dei punti di riferimento con cui formarti.

Quinto Comandamento: il tuo genere non è differente

Anche questo è un punto fondamentale da comprendere. Veramente fondamentale.

 

Quindi fai estrema attenzione a questo quinto comandamento.

 

Eh però oggi va di moda il trap, io non faccio il trap”

 

E non è un problema. Seriamente, non è un problema. Perché tu non vuoi essere una meteora, vuoi fare qualcosa di duraturo. Giusto?

 

Perfetto! Ci sono le mode, ok? Va benissimo. 

Ma alle persone (ovvero ai tuoi potenziali fan) non piacciono solo le mode del momento.

 

La moda è mainstream, tutti ne parlano, c’è una quantità di PR importante intorno a quello “che tira” in quel momento.

 

Non è un problema! Il punto è: quali sono precisamente le tue azioni e le tue strategie per attrarre nuovi fan, a prescindere dalla moda?

 

Attenzione: puoi essere un musicista, un rapper, un trapper, un dj, un cantante lirico. Qualunque categoria…

 

Le regole per creare dei fan sono le stesse a prescindere dal genere musicale. I motivi per cui i fan si legano a te sono gli stessi in tutti generi.

 

È di estrema importanza essere consapevole di questa cosa.

Nella Community ne parliamo spesso. E ci facciamo anche delle grasse risate, vedendo chi ancora ha quella maledetta paranoia de “il mio genere è differente” (che spesso è semplicemente una scusa per giustificare gli insuccessi, purtroppo).

Sesto Comandamento: il tuo successo dipende da te, non puoi delegare il tuo successo agli altri

Questo è un altro punto fondamentale e ci teniamo davvero che tu possa capirlo al 100%.

Il punto in cui tantissimi artisti si inchiodano è proprio qui: 

 

Io faccio l’artista, non sono capace di fare business e fare marketing. Se sono bravo e ho talento, la mia musica automaticamente piacerà e arriveranno i manager e le case discografiche che mi aiuteranno

 

Non funziona così.

 

NON.

 

FUNZIONA.

 

COSÌ.

 

Qual è i business delle etichette? Qual è il business del manager? Ci hai mai pensato in modo non superficiale?

 

Guadagnano una percentuale su quello ce guadagni tu. Ma se tu non guadagni nulla, come puoi pretendere che ci siano delle etichette e dei manager pronti a lavorare con te?

 

Il mercato oggi è cambiato. Prima le etichette prendevano gli sconosciuti e li lanciavano. Oggi le etichette cercano artisti che siano già pronti e minimamente affermati.

 

È brutto? Non è etico? Non ti piace?

Purtroppo questo non conta. 

 

Giriamo un attimo la frittata: mettiti tu nei panni di una casa discografica. Tu sei una major e ovviamente vuoi portare risultati economici importanti. Hai davanti queste due alternative:

 

  1. Ciccio Parruzzo, che ha cantato il suo pezzo all’oratorio del paese ed erano tutti felici con birra e salamella… Però è bravo!
  2. Uno che fa una musica discutibile, ma ha 10mila persone che lo ascoltano. Che si trasformeranno in 10mila streams, giusto per iniziare. Che poi diventeranno 40mila grazie ad un processo di marketing studiato. E che infine potrà diventare virale (e nella Community ti spiegheremo il concetto reale di viralità)

 

Chi scegli?

Il primo è bravo eh… Ma tu scegli ovviamente il secondo. E non è cattiveria: stiamo facendo business.

È ora che ce ne rendiamo conto. Stiamo facendo business.

 

La musica non è solo passione.

La musica, per le etichette e per i manager è principalmente business.

 

Ma all’inizio, tu sei il tuo manager. Tu sei il manager di te stesso.

 

All’inizio. Una volta avviato il tuo processo di crescita… benvenuti manager! Assolutamente, noi non siamo contro i manager, non siamo contro le etichette e non siamo contro gli artisti.

 

Siamo esattamente in mezzo. La nostra mission è far capire a te artista le azioni migliore da compiere per farti notare dai manager e dalle case discografiche. Ed è tutto quello che stiamo trasferendo con la Community e con l’ecosistema che stiamo creando con Music X.

 

Poi, ci sono anche strategie con zero budget. E nella Community le imparerai alla grande. 

 

Ma la verità è che stai facendo un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti e quindi serve del budget.

 

In fase iniziale, se non hai budget, puoi abbattere i costi facendo tutto tu. 

Non è l’etichetta che deve credere in te all’inizio: sei tu che devi credere in te stesso, acquisire le competenze che non hai (e che puoi apprendere nella Community di Music X) e lavorare per farti notare.

 

Quando ti sarai fatto notare e avrai dei numeri migliori rispetto alla massa di artisti che si concentra solo sulla musica… Saranno le stesse etichette che arriveranno da te… 

Perché le etichette oggi sono nella posizione di poter selezionare gli artisti con cui lavorare. 

 

E la priorità non è per chi fa solo una bella musica. La priorità è per chi fa anche una bella musica, ma soprattutto ha già ottenuto dei risultati. 

 

Grazie al marketing e grazie ad una visione non solo da artista, ma anche da…

 

IMPRENDITORE MUSICALE.

 

Ti dico un’altra cosa. Se vai subito dall’etichetta e l’etichetta decide di investire in te perché si innamora del tuo pezzo… Ma se non hai un piano di marketing, un seguito e dei risultati concreti, con che forza contrattuale ti presenti?

Sai cosa succede? Succede che l’etichetta ci fa i soldi pesanti e tu ti tieni le briciole.

 

Ma prova ad immaginare un altro scenario…

 

Tu arrivi dall’etichetta con dei primi risultati e con una base di fan sostanziosa. Grazie a quello che hai imparato con Music X, ti presenti con un contratto scritto da te che verrà approvato dall’etichetta (e non viceversa). Così eviti di essere legalmente truffato e hai tu, nel senso buono, il coltello dalla parte del manico.

 

È tutta un’altra storia, sei d’accordo?

Settimo Comandamento: per avere successo ci devi credere forte forte, studiare forte forte e lavorare forte forte

Già, non c’è la ricetta segreta o la formula magica. In primis devi crederci tu.

 

Se non ci credi tu, come puoi pretendere di attrarre dei fans?

 

E fin qui, tendenzialmente ci siamo. Ma non basta…

 

Punto numero 1, devi studiare forte forte.

Hai bisogno di apprendere le basi del marketing e imparare il miglior approccio con i titolari dei locali e con gli organizzatori di eventi. 

Hai bisogno di aver chiaro come girano i soldi nel mondo della musica e quali sono gli interessi delle case discografiche. 

 

È importante anche imparare le logiche dei social network e di come tu puoi utilizzarli per creare e promuovere il tuo personal brand, prima ancora dei tuoi brani…

 

Perché abbiamo capito che i fan devono affezionarsi a te, non ad uno dei tuoi brani.

 

Devi anche imparare come funziona la pubblicità sui social e come evitare di buttare via soldi in sponsorizzate che non hanno senso.

E molto altro ancora.

 

La tua fortuna è che tutto questo lo potrai imparare attraverso tutto il percorso con Music X.

 

Quindi partecipa attivamente alla Community, interagisci e fai domande se hai dei dubbi o dei pensieri che non ti fanno dormire la notte. 

 

Solo così sarai in grado di imparare tutto quello che ti serve sapere per essere non solo un artista con dei risultati concreti, ma anche un imprenditore musicale che si sa vendere al locali prima, e alle case discografiche poi.

 

Punto numero 2: imparare e acquisire tutta questa formazione non basta.

Quello che fa la differenza è applicare tutto quello che impari.

 

Nella nostra vita, abbiamo partecipato ad una marea di corsi di formazione e abbiamo studiato decine di video corsi. Come noi, hanno fatto la stessa cosa migliaia di altri imprenditori.

C’è sempre una spartiacque pazzesco: da un parte, chi studia, applica e ottiene risultati.

 

Dall’altra, chi studia e dice “Ok dai, domani inizio”.

E anche tu lo sai bene come va a finire tutte le volte che uno dice “Ok dai, domani inizio”.

Già, inizia a rimandare e rimandare e rimandare. E non inizia mai.

 

A te la scelta: credere in te stesso, studiare e poi applicare e lavorare con costanza e con dedizione…

Oppure entrare a far parte di quella cerchia di persone (neanche così ristretta) che non inizia mai… E che, inevitabilmente, poi trovi al bar a lamentarsi perché “quello è raccomandato” o “quell’altro non apprezza la sua musica”.

 

È così. Da sempre.

 

Da che parte vuoi stare? 

 

Lo so, ora hai risposto che hai voglia di farti il culo, di impegnarti, di crederci, di studiare, di applicare e di vivere la musica come la tua attività lavorativa.

 

Ma la differenza la fa la costanza, la perseveranza. 

 

Andrai avanti nonostante le difficoltà? 

 

Nonostante la stanchezza? 

 

Nonostante l’invito per quel weekend con gli amici, quando tu sai che quei 300/400€ è meglio investirli nella tua musica e nel marketing? 

 

Nonostante la famiglia che continua a dirti di trovare un “lavoro normale”? 

Nonostante la donna o l’uomo della tua vita sia il primo a non credere in te e a lamentarsi perché non passate abbastanza tempo insieme?

 

Questo fa la differenza.

 

Te lo chiedo di nuovo… Da che parte vuoi stare?

Ottavo Comandamento: se la tua musica non piacerà, anche il marketing non funziona

E con questo ottavo comandamento ci avviamo verso la conclusione.

 

Questo comandamento chiude il cerchio e serve per ricordare a tutti (anche a noi) che la musica comunque conta di brutto.

 

Non conta solo il marketing, non è solo business: se la tua musica non piacerà, tutto il resto cade e non funziona.

 

Noi dobbiamo dare per scontato che la tua musica sia bella, che possa piacere e che possa attirare dei veri fans.

 

Dobbiamo darlo per scontato perché il marketing è semplicemente una lente d’ingrandimento.

 

Ti faccio un esempio: se tu prendi del veleno e dici al mondo che è una caramella, vendendola bene e facendo un marketing prefetto, la prima volta tutti la compreranno…

 

Poi ovviamente si renderanno conto che è velenosa e non la compreranno mai più.

Per noi vale lo stesso principio:

 

Una musica scadente con un marketing fatto bene può diventare un tormentone temporaneo, ma è solo un fuoco di paglia.

 

Ripetiamolo ancora: il marketing è una lente d’ingrandimento.

 

Per questo noi con Music X diamo per scontata la tua abilità musicale e il tuo talento. Anche il resto poi deve diventare il top, ma per questo potrai contare totalmente su di noi.

La missione di Music X

Music X è nato esattamente per questo:

 

abbiamo la missione di svegliare il popolo degli artisti italiani, dando una nuova visione e una nuova prospettiva, sfatando il falso mito delle raccomandazioni e togliendo quella cattiva luce sulle etichette.

 

Il mercato della musica ti sta aspettando, è alla ricerca costante di talenti e di persone che vogliano amplificare il messaggio che raccontano con la propria musica. E il tuo messaggio potrebbe essere proprio quello che lascia un impatto sul mondo.

 

Con la tua musica puoi davvero diffondere il tuo messaggio e lasciare qualcosa di duraturo nel tempo. 

 

Ottenendo dei risultati veri e regalando emozioni sincere a chi deciderà di sostenerti e di seguirti.

 

Grazie a Music X puoi fare tutto questo spiccando il volo.

Allora, hai voglia di decollare?

 

Ci vediamo nella Community → clicca qui per iscriverti gratuitamente.

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