Spotify for Artists: la guida definitiva
Cos’è Spotify for Artists?
Come si fa ad avere?
Cosa ci devo scrivere su Spotify?
Mi serve davvero?
Come interpreto i dati statistici?
Prima di entrare nel dettaglio e di sporcarci le mani componendo e ottimizzando il tuo profilo Spotify for Artists – che per inciso, SÌ TI SERVE – è bene fare una premessa importante.
Parliamo di come approcciare Spotify.
Se già non l’hai fatto, al termine di questo articolo ti suggeriremo di leggere un altro articolo FONDAMENTALE per la tua carriera musicale, e riguarda sempre Spotify.
Ma per il momento… Vogliamo che immagini questa scena…
Sei uscito col brano. Hai mosso del casino online, chiedendo ai tuoi contatti – REALMENTE INTERESSATI alla tua musica – di darti un feedback sincero, qualcuno l’ha condiviso; hai creato delle sponsorizzazioni apparentemente efficaci e stai mantenendo un buon contatto con i tuoi ascoltatori e con i tuoi fan…
Ma ti manca ancora qualcosa.
Premettendo il fatto che le azioni che hai appena letto sono messe in pratica forse dall’1% degli artisti e da coloro che seguono fedelmente il programma di Music X Marketing… la restante parte purtroppo agisce in questo modo:
martella letteralmente gli zebedei alla propria lista contatti chiedendo di condividere il brano con un Broadcast su WhatsApp, boosta i propri contenuti con il tasto rapido “Promuovi questo post”, e una buona parte di loro, purtroppo, non risponde ai DM, alle eMail, e cerca scorciatoie nei servizi di crescita a pagamento (quelli truffaldini che ti fanno salire i numeri a dismisura).
Ma sai una cosa? Non è colpa loro.
Nessuno è mai stato chiaro con gli Artisti su ciò che è bene fare o non fare per gestire il proprio progetto musicale. Tutte le cose che hai letto in precedenza sono state spesso presentate da molti “esperti” del settore musicale come alternative per agire online.
E soprattutto, sia che tu appartenga alla cerchia di artisti più consapevoli, sia che tu appartenga ancora a coloro che non sono ancora entrati nelle meccaniche Imprenditoriali-Artistiche evangelizzate da Music X Marketing…
… ad entrambe le categorie mancherà sempre qualcosa: una valutazione oggettiva dell’efficacia della propria musica.
Lo so, può sembrare assurdo. Andando indietro di qualche anno, ci accorgiamo di come questo dato venisse solamente ipotizzato.
Con le radio si può definire la quantità di persone sintonizzata su una certa frequenza, ma nel momento in cui viene trasmessa una canzone, non sapremo mai se questo brano piace o meno. Qualcuno può cambiare stazione solo perché gli servono notizie sul traffico, qualcuno vuole sintonizzarsi su Radio Maria perché è ora di pregare, qualcun altro è arrivato a destinazione e la spegne. E chi continua ad ascoltare? È interessato alla canzone o voleva solo continuare ad ascoltare lo show radiofonico in cui il brano ha fatto da intermezzo?
Misurare l’apprezzamento via radio basandosi unicamente sulle sintonizzazioni – senza incrociare altri dati – è tosta, non trovi?
Un discorso diverso è quello che invece vede i CD e le musicassette. Le vendite sono un ottimo indicatore dell’apprezzamento di un artista, d’altronde se vendi tanto un motivo ci sarà…
Eppure, si tratta anche questo di un dato limitatissimo. Pensaci: ciascun album che veniva venduto con successo in migliaia o milioni di copie… Ma quante volte veniva ascoltato? Era praticamente impossibile da sapere.
Con lo streaming, tutto questo non accade: non ci sono più lacune, dati mancanti, non bisogna più supporre nulla né far ingollare a forza delle canzoni al pubblico. Le persone scelgono volontariamente cosa sentire, quante volte sentirlo e quando… E sappiamo tutto quanto.
Questa attività di monitoraggio di ascolto, per l’artista moderno è come l’aria. Puoi verificare il numero di ascolti, i salvataggi, le apparizioni in playlist, la provenienza dei tuoi ascoltatori, e molto altro.
Conoscere questi dati ti permette di cambiare paradigma.
Diventi un artista consapevole, e puoi prendere meglio le tue prossime decisioni artistiche e di promozione.
Questo è il tassello che manca solitamente ad ogni artista, sia che appartenga all’una o all’altra categoria descritta all’inizio di questo capitolo. Ed è qui che entra in gioco Spotify for Artists.
Che cos’è Spotify for Artists?
Spotify for Artists è un’applicazione creata da Spotify, per permettere ad artisti, manager ed etichette di accedere alle pagine degli artisti, personalizzarle e monitorare l’efficacia delle azioni promozionali e della musica stessa.
Spotify for Artists influenza la tua attività artistica in tre modi:
- con il front-end, ovvero quell’insieme di elementi con cui ti presenti al pubblico e che tutti possono vedere (es. immagine profilo, playlist, informazioni, ecc.)
- con il back-end, che comprende i dati statistici e di monitoraggio
- con il pitch alle playlist editoriali, ovvero la possibilità di sottoscrivere il tuo brano ad una playlist ufficiale di Spotify
Nel corso più completo e avanzato di Marketing Musicale presente sul mercato, la nostra Music X Masterclass, c’è un’intera sezione dedicata a Spotify… Ma già con questa guida, puoi elevare drasticamente la qualità delle tue azioni. Sarai in grado di intraprendere scelte molto più consapevoli, e imparerai come conoscere a fondo il tuo pubblico e cosa aspettarti da loro.
Stai per scoprire come ottimizzare la tua Pagina Artista per trasformarla in uno strumento di conversione efficace.
La funzione principale di Spotify for Artists, non è infatti avere un “profilo figo”, ma avere un profilo che CONVERTA, che permetta cioè al visitatore di tramutarsi in ascoltatore attivo dei tuoi brani.
Ma partiamo dalle basi. Prima di ottimizzare il nostro profilo Spotify, dobbiamo prima di tutto reclamarlo. Vediamo quindi…
Come richiedere la tua Pagina Artista e come far sì che venga verificato da Spotify
Richiedere il tuo profilo Spotify for Artists è semplicissimo. Prima di tutto devi avere un profilo Spotify personale, poi devi comunicare il tuo profilo artista.
- Ti basterà aprire Spotify e cercare la pagina tua pagina artista collegata al tuo brano
- Una volta trovata, entraci e clicca sui tre puntini > clicca “Condividi” > poi “Copia link Artista”
- Vai all’indirizzo di Spotify for Artists (https://artists.spotify.com/) e clicca su “Richiedi il tuo profilo” (“Claim your profile”)
- Segui le istruzioni e incolla il link appena copiato nella casella
Fatto. A questo punto Spotify verifica se il profilo ti appartiene veramente. Nel momento in cui Spotify ti concede l’accesso (ricevi una email), comparela spunta blu accanto al tuo nome. Significa che il tuo profilo viene verificato da Spotify.
Come artista verificato puoi finalmente accedere alla tua pagina artista e sei in grado di mettere mano al tuo profilo e ottimizzarlo con gli spunti che leggerai nelle prossime righe.
E se non ho ancora rilasciato nessun brano, come posso richiedere il mio profilo Artista?
In questo caso, bisogna fare in modo di muoversi molto (MOLTO) prima dell’uscita del pezzo.
Quando i brani vengono sottoposti a Spotify, a ciascuna traccia viene assegnato un codice URI. Questo è il codice necessario per abilitare il tuo profilo Spotify for Artists.
Se ti muovi con un etichetta solitamente ci pensano loro, altrimenti, se fai tutto da solo, dovrai caricare il brano tramite un distributore con largo anticipo, così da attendere la generazione del codice URI che potrai poi recuperare direttamente dalla tua dashboard presso il distributore da te scelto.
Ora che abbiamo ottenuto il nostro profilo Spotify for Artists, trasformiamolo in una macchina di conversione per ascoltatori attivi.
Come configurare il tuo profilo Spotify for Artists
Per configurare il tuo profilo Spotify for Artists iniziamo prima di tutto dagli elementi grafici più evidenti. Impostiamo immagine del profilo e banner. Nel menù in alto, spostati nella selezione del Profilo e clicca sulla matita in alto. A questo punto potrai caricare il tuo avatar e il banner.
Avatar: l’avatar è la tua immagine del profilo. Deve ritrarti in volto, oppure rappresentare il tuo progetto musicale o essere iconica ed evocativa.
Non utilizzare immagini troppo confuse o sgranate… Per una questione di continuità, in realtà è meglio utilizzare la stessa immagine del profilo che hai su tutte le altre tue piattaforme social.
Questo ti permette di facilitare la navigazione dell’utente, farti trovare subito a colpo d’occhio, ed evitarti così un drop degli ascolti.
Gli avatar devono essere al meno di 750pixel x 750pixel.
Banner: il banner è l’immagine di copertina che appare nella parte superiore del tuo profilo.
Scegli un’immagine che sia rappresentativa del tuo brand. Spesso coincide con l’immagine copertina di Facebook o YouTube, a patto che NON abbia scritte. Se su YouTube è ottima cosa inserire le date di un tour, l’uscita prevista del tuo album, e altre informazioni o chiamate all’azione specifiche… su Spotify NON devi assolutamente farlo.
Rischi la sospensione dell’account.
È sottinteso che queste immagini non debbano inoltre contenere materiale illecito o offensivo, né infrangere in alcun modo la politica sul copyright di Spotify. Scegli immagini di almeno 2660pixel x 1140 pixel, in formato JPEG, PNG o GIF (non devono pesare più di 20MB).
Una volta completata la veste grafica, pensiamo agli elementi principali della tua pagina artista. Iniziamo dai brani che compaiono nella parte alta: subito in alto troverai la tua ultima uscita, a seguire le canzoni popolari, ovvero quelle che hanno raccolto più ascolti.
A destra trovi invece una sezione che puoi personalizzare, dal titolo Artist’s pick. In questa sezione puoi mettere ciò che vuoi: un featuring, un album, un singolo, un concerto…
Dipende su cosa vuoi mettere il focus, non esiste una scelta migliore di un’altra.
Continuando a scorrere la pagina, troviamo la lista dei tuoi album ed EP, e in fondo le playlist da te create. Le playlist sono un ottimo modo per farti conoscere.
Non entriamo nel dettaglio sulle logiche di creazione delle playlist (anche queste affrontate nel dettaglio in Music X Masterclass), ma ti lasciamo un consiglio importante: non essere auto-celebrativo. Non ragionare su playlist interamente incentrate su di te…
Se hai pochi fan o pochi brani, è meglio creare playlist seguendo altre logiche e includendo altri artisti affini. Non posizionare inoltre il tuo ultimo singolo in alto in questa playlist, ma posizionalo in terza/quarta posizione.
Non ti dicamo altro per il momento… Proseguiamo.
In questa stessa schermata Panoramica (Overview), è possibile inserire anche una sezione con il tuo merchandising. Per farlo, ti basta selezionare uno dei partner di Spotify, come Merchbar (ma ce ne sono anche tanti altri).
Crea il tuo profilo su Merchbar, collega la tua pagina Artista Spotify, et voilà. È come avere un banchetto sempre a disposizione. DEVI procurartelo.
Questi erano gli elementi principali della Panoramica (Overview). Navighiamo ora nella pagina Informazioni (About).
In questa sezione, puoi riempire la galleria di immagini e compilare la biografia. Come? Presto detto.
Galleria di immagini: la galleria può accogliere fino a 125 immagini, ma ne bastano meno di 10 per far capire chi sei, cosa fai e come lo fai.
Scegli accuratamente le fotografie da inserire in questa sezione: metti per prime quelle che creano riprova sociale (davanti ad una folla, su un palco con la gente davanti, in studio con un personaggio conosciuto, ecc.).
Se non hai a disposizione immagini di questo tipo, scegli gli scatti fotografici che hanno dimostrato di riscuotere maggior successo su Instagram.
Evita anche qui immagini con contenuti illeciti, offensivi, e che rischiano di ledere il copyright di Spotify.
⠀
Biografia: la biografia è la tua presentazione. Se sulle altre piattaforme social devi essere stringato sulle informazioni da riportare, qui su Spotify non ti devi invece risparmiare.
Ma attenzione all’ordine delle informazioni che scrivi! Le persone sono tendenzialmente più attente all’inizio e alla fine un pezzo di testo (a meno che tu abbia una scrittura così coinvolgente da tenerle incollate tutto il tempo).
Apri subito la biografia con un impatto sul tuo pensiero, la tua filosofia e il messaggio della tua musica. Deve capirsi istantaneamente il PERCHÈ fai musica, e perché la fai così.
Prosegui poi con un racconto scorrevole dei tuoi traguardi storici, e concludi con due informazioni precise:
- su cosa stai lavorando attualmente (se stai per partire per un tour, se sei in studio, con chi, ecc.)
- cosa ti aspetti che faccia subito la persona che sta leggendo
Troppo spesso leggiamo delle biografie piatte e noiose, come se fossero una cronaca di fatti storici di un verbale dei carabinieri.
La tua storia deve essere coinvolgente, e sopratutto deve essere propedeutica ad un’azione specifica. Questa azione non potrà certamente essere l’acquisto del merch o del tuo album, ma può essere un invito a scoprire i tuoi altri canali, ad incontrarti in live, a scriverti via mail o in DM per generare un contatto, e molto altro ancora.
Anche qui, non esiste un’azione migliore di un’altra, dipende su cosa vuoi porre il tuo focus.
Oltre a questo, ti restano due campi da compilare: le Altre informazioni, vale a dire i collegamenti alle tue altre pagine social, e i concerti.
Per riempire la sezione concerti, devi creare un account su Ticketmaster, Eventbrite, Songkick o AXS e collegarlo a Spotify. In questo modo, le tue date compariranno su Spotify, e il tuo pubblico potrà seguire i tuoi spostamenti live. Puoi inserire perfino gli eventi in streaming!
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Ottimizzando il profilo con tutte queste indicazioni sulle immagini da utilizzare e sulle informazioni da scrivere in biografia, la tua pagina spiccherà senza ombra di dubbio… e ti permetterà di generare degli ascoltatori più consapevoli.
Le statistiche di Spotify for Artists
Arriviamo infine alla cartina tornasole di ogni tua azione promozionale, nonché guida per la pianificazione di qualsiasi iniziativa futura: le Stats di Spotify for Artists.
Vogliamo essere chiari fin da subito…
Presta molta attenzione alle statistiche.
Non approcciarle mai in maniera passiva, leggendo unicamente i numeri sperando che il tuo ormone della felicità inizi a ballare. Le statistiche sono in grado di fornirti una montagna di dati su cui ragionare attivamente.
Innanzitutto, hai a disposizione statistiche specifiche per ogni tuo brano, in particolare: streams, listeners e saves.
C’è una distinzione importante da fare tra streams e listeners: le streams sono il numero di riproduzioni totali del tuo brano, mentre gli ascoltatori sono il numero di persone uniche che lo hanno ascoltato (o che lo stanno ascoltando).
Il numero di ascoltatori è quindi sempre inferiore al numero di plays, poiché ci saranno utenti che avranno riprodotto il tuo brano più e più volte.
Già solo con questi dati, abbiamo a disposizione un’analisi profonda… I listeners indicano la diffusione della tua musica, perché ti permettono di definire quante persone ha “toccato”; il numero di streams ti fa capire se le tue iniziative di placement (playlist, shoutout, ecc.) e le altre tue iniziative organiche o sponsorizzate stanno funzionando.
In particolare, per misurare questo dato, hai a disposizione anche una sezione dedicata alle Playlist, in cui puoi verificare in quali playlist è stato inserito il tuo brano.
Passiamo ora al cuore delle Stats di Spotify for Artists: l’Audience.
In questa sezione hai a disposizione i dati demografici dei tuoi ascoltatori e dei tuoi followers. Queste statistiche sono oro.
Puoi sapere la provenienza, il sesso, l’età, le loro abitudini di ascolto (se le persone stanno ascoltando la tua musica dal catalogo di Spotify, dalla loro libreria, dalle playlist e quali, ecc.); puoi avere gli spaccati per nazione o per città!
Questo ti permette di verificare l’efficacia di tutte le tue azioni, e ti sostiene nel prendere le tue decisioni future.
Immaginiamo che tu abbia già dei brani pubblicati, e che tu voglia uscire con un’altra release, costruendo una campagna di advertising su Facebook. La prima domanda che sorge spontanea è: come scelgo il pubblico?
La scelta del pubblico è la prima grande difficoltà nel settaggio di una campagna a pagamento… Non si sa dove sbattere la testa, e si va per intuizioni: suono un genere musicale che piace ai giovani, però non andrei sotto i 25 anni… Credo… Facciamo che sono italiani, ok, ma di dove? Vabbè io lo sparo su tutta Italia e vediamo…
Questo è lo scenario classico, si va a tentoni.
Con Spotify for Artists NON accade: apri il tuo pannello delle statistiche, vedi i dati demografici dei tuoi ascoltatori e organizza l’advertising di conseguenza. Così si costruiscono delle campagne efficaci: basa le tue decisioni sui fatti, non sulle supposizioni.
E se non avessi fuori alcun album o se non avessi a disposizione sufficienti dati statistici, cosa faccio?
In questo caso, in una prima fase Spotify for Artists sarà la tua cartina tornasole: scegli tu quali caratteristiche deve avere il tuo ascoltatore ideale, e muoviti con PR, azioni organiche e a pagamento per raggiungerli…
Poi, verifica le Statistiche di Spotify. Se avrai fatto bene il tuo mestiere dovresti aspettarti quel profilo demografico tra i tuoi ascoltatori…
Se invece ti trovi in mano dati discordanti, le spiegazioni sono due: o le tue azioni sono andate fuori target, oppure la tua musica, la comunicazione e il marketing hanno spontaneamente attratto un pubblico diverso da quello che ti aspettavi.
Vedi quante considerazioni puoi trarre, numeri alla mano? E potremmo anche andare oltre, ma lo spazio di questo articolo è tiranno, e le cose da ricordare sono tante… Quindi per il momento ci fermiamo qui.
Prima di chiudere, ti diamo un ultimo suggerimento.
La tua Audience si divide in Listeners, Streams e Followers… Non guardare solo uno di questi pannelli, e non dare per scontato che i dati combaciano in tutte le sezioni… Tante volte sarà così, è vero, ma capita di trovarsi tra le mani numeri apparentemente discordanti che in realtà ti danno forse il dato più importante di tutti: le abitudini di ascolto degli utenti.
Un esempio pratico: se componi musica in inglese e il tuo target è potenzialmente internazionale, diciamo almeno europeo, potresti accorgerti che gli italiani sono quelli da “un ascolto e via”, che i tedeschi l’hanno riprodotta più e più volte, ma che la maggior parte dei followers sono svizzeri, e quindi più inclini a diventare fan (non sono considerazioni reali, sono puramente inventate a scopo d’esempio).
Non dare mai nulla per scontato.
In conclusione...
Come hai potuto capire, la tua pagina artista è tutt’altro che passiva. Spotify non è uno scaffale su cui apporre la tua musica sperando che qualcuno la ascolti… e non si tratta dell’ennesima bacheca in cui mostrare quanto sei fico.
Spotify è una piattaforma di scoperta, in cui puoi influenzare attivamente le scelte d’ascolto degli utenti e influenzare perfino le loro azioni post-ascolto. Non commettere l’errore di pensare inoltre che Spotify sia un punto d’arrivo…
È solo l’inizio. Ma lo capirai ancora meglio continuando a seguire i contenuti di Music X.
Se te lo stai chiedendo… No, non ci siamo dimenticati dei Pitch alle Playlist Editoriali. È un’azione che puoi compiere da Spotify for Artists, è vero… Ma è più corretto parlarne in un articolo dedicato alle Playlist.
All’inizio di questo capitolo ti avevamo promesso inoltre un’altra lettura fondamentale per la tua carriera musicale. Eccola qui → Come crescere su Spotify
Non ti spoileriamo nulla, ti diciamo soltanto che NON è l’ennesimo articolo su come crescere su Spotify… O almeno, non come quelli che sei abituato a leggere.
Ti ricordo inoltre che puoi consultare tonnellate di contenuti di questo tipo sul nostro Canale YouTube e ogni giorno nel nostro Gruppo Facebook Riservato.
All’interno di questa Community troverai già migliaia di artisti che stanno lavorando attivamente per trasformare la passione per la musica in un business sostenibile. Iscriviti ora gratuitamente a questo link → https://musicxmarketing.it/community
Per questa guida è tutto. Ci vediamo in Community.
A presto.
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